I taralli dolci della nonna di Valentina



Valentina ha pubblicato, nel suo blog, tantissime valide ricette, ed alcune smuovono ricordi, parlando  al cuore soprattutto di chi, in una realtà come quella Campana, è nato, cresciuto e pasciuto proprio come me.
Un tonfo, di quelli belli, al cuore, quando ho letto il suo post circa i taralli che, nel periodo natalizio, sua nonna preparava, in quantità massive, per avere qualcosa da offrire a chi andasse a farle visita.

Mia nonna paterna, di cui porto il nome, aveva sempre, durante le festività, nel buffet (madia, credenza), oltre ai dolci tipici della tradizione campana( rococò, Susamielle, sapienza, mostaccioli), dei biscotti al burro profumatissimi, fatti in casa, e soprattutto una bombonnette di cristallo con dentro “i confettoni”, tipicità risalente al 1600 inventata a Cava de’ Tirreni, dove lei viveva. Servivano per gli ospiti, ma a noi bambini veniva spesso concesso un biscotto al burro ed una manciata di confettoni... che ricordi!

Stasera avevo bisogno di mettere le mani in pasta, e così, mentre Mario, che si sente un ometto( non ha ancora 6 anni!), faceva la doccia autonomamente, ho impastato i taralli dolci  della nonna di Valentina... inutile dire che abbiamo poi atteso che cuocessero e raffreddassero, dopodiché ne abbiamo divorato uno a testa. Chevvelodicoafà, una goduria!
Per me, è stato come ritrovare sapori d’infanzia( i taralli della nonna di Valentina mi hanno ricordato vagamente- MOLTO vagamente- quelli di Castellammare di Stabia); per Mario, che non perde occasione per dire che la mia amica signora dei limoni è buonissima a darci le ricette buone, è bastato il primo morso per dire “ ottimissimi”( e dare un bel pugno nelle orecchie della malcapitata maTre) 🤣😅

La ricetta, che ho rispettato alla lettera tranne nella lucidatura finale, la troverete poco più in basso.
Con le mie proporzioni( ho ridotto della metà le dosi della nonna di Valentina), ho ottenuto 27 taralli.
Sappiate che, a differenza della vincitrice del Contest di Flavia, sono un’ inguaribile pasticciona, quindi, se voi foste più precis* e faceste ogni tarallo delle stesse dimensioni/ diametro, potrebbero uscirne di più.

500 gr farina, setacciata con una bustina di lievito per dolci
200 gr burro morbido a pezzetti
200 gr zucchero
3 uova
La scorza grattugiata di un grosso limone
Una presa di sale, che metto sempre, nei dolci.

Si può impastare in planetaria. Essendo la mia defunta da pochi giorni, ho fatto tutto a mano e non ho incontrato difficoltà. Ho lasciato mezz’ora in frigo l’impasto, nonostante non ce ne fosse bisogno... La forza dell’abitudine!

Ho formato i taralli e li ho cotti su carta forno, in forno ventilato a 180 gradi, per mezz’ora. Valentina li cuoce a 200 per 25/30 minuti, e li lucida, prima di infornarli, con tuorlo e zucchero a velo... io no, perché mio figlio non ha lo sweet tooth,  e già che accetti una merenda dolce, rispetto ad una salata, è un successo. Stamani avrebbe voluto portato due taralli all’asilo, ma non è stato possibile perchè lunedì e venerdì tutti i bimbi mangiano frutta, per merenda.

Con questa ricetta partecipo al Contest di Flavia.



Commenti

  1. Io lo sapevo... lo sapevo che a tutti sarebbe venuta la forma originale, tranne che a me. Io sarei stata per altro anche per la non spennellatura in superficie, perché di fatto, detesto il sapore di freschino che l'uovo, inevitabilmente, dà. Però quando mia cugina mi ha dato quelle due foto della ricetta che ben sai, mi ha anche aggiunto, vedi di non rompere i coglioni e di passarci l'uovo. E ho obbedito. Io non lo so come sono i biscotti di Castellammare, ovvero, li ho assaggiati da piccola, con quella roba bianca sopra, ma non li ho mai amati, mentre amo questi, con quel sapore di limone che a volte esce e altre no, ad ogni morso. E sono felice che anche Mario che non è Sweet Tooth, li abbia mangiati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vale, parlavo dei biscotti quelli tipici, dalla forma allungata, che si fanno con farina zucchero criscito vanillina( argh) burro e acqua.... quelli che ricordi tu sono i taralli i ricoperti di zucchero( non so se ghiaccia o fondente), che fanno abbondantemente storcere il naso anche a me :)
      Sai una cosa? Secondo me, il buco si chiude solo utilizzando la dose di lievito di nonna Vittoria 💋

      Elimina
    2. EEEEh bella mia grazie ancora, questa ricetta adocchiata da qualhe giorno e me la sto studiando perchè ho lìimpressione che faranno parte anche del mio periodo Natalizio, un abbraccio Flavia

      Elimina
    3. Sono perfetti, uesti taralli, per i tuoi te di Natale! Hai proprio ragione!

      Elimina

Posta un commento

Grazie per essere passato/a di qui! I commenti sono in moderazione perchè è così bello, per me, leggerli( sia quelli belli, che le critiche costruttive), che non voglio correre il rischio di perdermene anche solo uno!
Non esiste censura, in questo blog, ma sono costretta- data: 1 dicembre 2011- alla decisione di non pubblicare commenti anonimi. Abbiate il coraggio delle vostre azioni!

Post popolari in questo blog

Pasta e patate sfritta

Come ti riciclo la carne della Genovese

Insalata di cavolfiore arrostito e nocciole( Yotam Ottolenghi)