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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Una siciliana golosa

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                                    La pizza fritta chiamata semplicemente siciliana  è il pezzo di rosticceria tipico di un paesino situato alle pendici dell’Etna, Zafferana Etnea. Nel 1924, la signora Giuseppa Finocchiaro decise di darsi al commercio, ed aprì la pasticceria “donna  Peppina”, che dapprima gestì da sola e poi col nipote a Giuseppe. Questi, dopo molti anni, decise di vendere a giovani imprenditori che, ancora oggi, tengono alto il nome di Donna Peppina. La farcia tipica è Tuma con alici e pepe, ma ormai sono tante,le contaminazioni. La ricetta della siciliana è segreta, ma Scarlett, blogger di http://ledeliziedicasamia.blogspot.it , cinque anni fa riuscì a convincere un rosticciere della zona a darle le indicazioni per ottenere, se non proprio quelle originali, delle pizze molto simili ad esse. Ho modificato leggermente i liquidi ed ho adoperato strutto invece di burro; ho fatto riposare l’ impasto, anche se, stante l’assenza di agenti lievitanti, non sarebbe

Penne rigate alle erbe aromatiche

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                                        Stamattina sono uscita per sbrigare alcune commissioni e, sulla strada del rientro, mi sono fermata dal   “gioielliere” di fiducia per acquistare un po’ di piantine aromatiche da tenere sul balcone. Ho comprato prezzemolo, basilico, menta, timo e maggiorana, e, una volta a casa, i profumi delle erbe aromatiche mi hanno spinta a preparare un primo piatto che amo, condiviso un certo numero di anni fa da Barbara su Coquinaria.it, e che ho ripetuto spesso, tanto da renderlo” mio”, attraverso le modifiche apportate nel tempo. Premesso che in fondo a questo post troverete la ricetta proposta da Barbara, quindi quella originale, vi racconto come ho proceduto. PENNE RIGATE ALLE ERBE AROMATICHE  250 gr mezze penne rigate Circa 50 gr olio extravergine d’oliva di Nocellara del Belice  Una manciata di erbe aromatiche miste( nel mio caso: una presa di prezzemolo, una di basilico, due foglie di menta, le foglioline di tre rametti di timo, cinq

Pizzette e bombe con ricotta( pasta da rosticceria siciliana)

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                                                Non so come funzioni a casa vostra, ma qui, all'ora della merenda, si prevede sempre qualcosa di salato, eccetto rarissime eccezioni( esempio, ciambellone bicolore o al limone, brioche da granita, cornetti italiani, biscotti e muffin) : Mario, il 5enne di casa, infatti, preferisce il salato, al dolce, e quindi provo ad accontentarlo. Una soluzione salvavita( mia) è la pasta da rosticceria siciliana, con cui posso preparargli pizzette, calzoni, cartocciate, bombe salate, ma anche comuni panini da farcire, mini piadine o, modificando la quantità di zucchero, brioche dolci. La ricetta è di Ro di Coquinaria, la adopero da moltissimi anni e non mi ha mai delusa. 500 gr farina 250 gr acqua 12 gr lievito(  nella ricetta originale, un intero panetto da 25 gr) 50 gr zucchero semolato  60 gr strutto  15 gr sale Sciolgo il sale in una tazzina d’acqua presa dal totale e metto da parte. Impasto la farina con acqua, lie

Panini con la ciuciulena( panini inciminati)

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Venerdì pomeriggio Mario ed io, col suo amichetto Lorenzo e sua madre, siamo stati al circo acquatico. Per via dell’orario in cui sarebbe stato lo spettacolo, si è reso necessario portare con noi la merenda( lo so, avrei potuto comprargli lì qualcosa, ma avrebbe chiesto patatine e simili e io, pur non demonizzando gli snack, preferisco non acquistarne e proporgli, prima che cresca ancora un po’ e chieda specificamente altro, del cibo sano). Ho deciso, quindi, di portare i panini di cui è ghiotto, e che mangia volentieri anche senza companatico: quelli coi semi di sesamo.  Visto il successo, sabato sera ho dovuto preparare di nuovo il pane, ma in quel caso ho preferito infornare dei filoni. Preferisco arricchire il pane coi semi di sesamo( detti, in dialetto siculo, cimini o ciuciulena) per via delle loro proprietà: validissimo aiuto nella prevenzione di malattie cardiovascolari e fonte importante di calcio, quindi coadiuvanti anche nella prevenzione e cura dell’osteopo

Ciambella alle fragole

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Il 10 aprile, giorno del mio 48esimo compleanno, Valentina  pubblicò una bellissima  ciambella alle fragole , che mi ingolosì molto e che decisi di preparare al più presto. Ieri, complice l’invito rivolto ad un amichetto del basket da Mario, ho stabilito di proporla ai bimbi per merenda, e naturalmente ne abbiamo goduto anche noi mamme.  Vi dico solamente, per invogliarvi ad assaggiarla, che, in men che non si dica, mezza ciambella è finita nelle nostre pance! Finanche Mario, non molto amante dei dolci, ne ha mangiato volentieri. La preparazione di questo dolce è adatta anche ai bambini, non si usano strumenti elettrici, bastano una terrina capace ed a bordi alti, una frusta a filo e voglia di pasticciare insieme ;) La ciambella è profumatissima e, come ha affermato mio figlio,” ha un odore che sa di buono”. L’impasto sostenuto fa sì che la frutta non cada sul fondo, quindi anche l’effetto cromatico è interessante.  Una bella sorpresa fruttata racchiusa in un ciamb

Fettucce Setaro con mozzarella affumicata e melanzane seta

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I pranzi domenicali, quando ero bambina, erano caratterizzati dalla presenza, sulla tavola, della pasta al forno. Poteva trattarsi di timballo di maccheroni, o di crostata di tagliolini, o di gnocchi al tegamino filanti, o, eccezionalmente, di crespelle con ricotta e prosciutto cotto, oppure di gnocchi alla romana, ma sempre, SEMPRE, ad attenderci, dopo la passeggiata sul lungomare di Salerno, c’era un primo piatto al forno. Riflettendoci, anche il secondo piatto era standard e calibrato sui gusti di noi piccoli: polpettone con patate, o cotolette e patatine fritte, o polpette e patatine. Ho notato che anche per Mario é rassicurante il sapere, a grandi linee, cosa troverà in tavola, e così ho predisposto un menù settimanale. Devo dire che, oltre a risparmiare- o, meglio, a non sprecare-, questo sistema mi aiuta anche ad avere sotto controllo la rotazione alimentare. Mangiamo legumi tre volte a settimana( con riso o pasta), verdure e frutta a pranzo e a cena; alterniamo uova,

Soufflé di zucchine e pacchettini di bietola

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Come vi organizzate, per avere una buona scorta di verdure settimanale? Qui si tenta di portare in tavola ogni giorno almeno un piatto di verdura cotta ed uno di verdura cruda, sia per abituare il piccolo di casa a nutrirsi in modo sano, sia per gusto. Sabato ho comprato piselli, asparagi selvatici, zucchinette col fiore, bietole da foglia, cicorietta, melanzane seta, sedano, pomodori di Pachino; a cena, quindi, ho potuto sbizzarrirmi. Avendo in frigorifero dell’ottima ricotta da consumare, ho deciso di preparare un soufflé di zucchine e ricotta e di rendere la bietola più appetibile a mio figlio, farcendola e richiudendola a pacchettino: anche l’occhio vuole la sua parte! Per il soufflé di zucchine, per due persone, ho utilizzato: 4 zucchinette col fiore, cotte in microonde per 3 minuti 2 uova medie sbattute 150 gr ricotta di pecora Un tocchetto di mozzarella di bufala affumicata, al centro di ogni soufflé Una manciatina di pangrattato  2 cucchiai di Pecorino s

Risotto alla Parmigiana

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Ogni volta che propongo a mio figlio un risotto, ottengo un” siiiiii” entusiasta. Lui ama particolarmente quello al pomodoro, che, nel lessico familiare, è il” risotto nel laghetto delle paperelle”: a poco meno di tre anni, mentre lo mangiava, fece cadere una paperina giocattolo nel piatto, e da quel momento, il risotto al pomodoro è stato rinominato così. Amando il genere, era impensabile che il mese felice di Valentina  terminasse senza che replicassi uno dei suoi risotti, e la scelta è caduta sul secondo risotto preferito da Mario, il  Risotto alla parmigiana,  reso particolare dal cosiddetto burro acido di Gualtiero Marchesi.                                 Abbiamo davvero apprezzato! 

Mozzarella in carrozza

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Per il mese felice di Valentina, vincitrice di The Recipe-TIONIST marzo/aprile 2018,  ancora una ricetta golosa tratta dal  suo bellissimo blog : la mozzarella in carrozza.                                                                                   Piatto povero, nato per riciclare il pane posato( ossia, non più fresco) e la mozzarella( latte di bufala) o il fior di latte( latte vaccino) avanzato, ha un posto rilevante nel cuoppo( cartoccio in cui vengono inseriti i fritti) napoletano, insieme a frittatina di pasta, crocchè di patate, palle di riso, zeppoline di pasta cresciuta, frittelle di ciurilli , melanzane e zucchine in pastella, scagliuozzi( polenta fritta). Oggi, complice una capatina al punto vendita del caseificio La contadina a Messina, ho acquistato mozzarella di bufala, mozzarella di bufala affumicata e un bel pezzo di pane cafone napoletano.                                              Appena rincasata, ho offerto al mio golosissimo bimbo un

Spaghetti alla Nerano

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Sono, come detto più volte, orgogliosamente Campana e, qui in Sicilia, oltre ovviamente ai miei affetti, sento molto la mancanza dei luoghi e sapori che hanno accompagnato la mia esistenza.  Salerno, la vicina Costiera amalfitana, la Costa del Cilento, più lontana ma non meno amata, la Costiera sorrentina, sono i luoghi in cui sono cresciuta, che mi hanno vista bambina( la mia prima estate al mare, ad Erchie, paesino della costiera amalfitana subito oltre la più nota Cetara, da giugno a settembre del 1970, è stata più che documentata da papá, grande appassionato di fotografia) e che ho frequentato per gran parte della mia vita. Tra i tanti piatti che hanno fatto parte delle mie estati in Costiera, ce n’è uno che mi é particolarmente caro e gradito: gli spaghetti alla Nerano, gustati per la prima volta in uno dei rari pranzi da sola con papà, proprio nel ristorante in cui sono nati, il “Maria Grazia” di Marina del Cantone, la spiaggia di Nerano. Parliamo già di Costiera sor

Frittata di zucchine

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In questa casa, le zucchine e le uova sono molto gradite.. immaginate, quindi, l’entusiasmo con cui è stata accolta la pubblicazione della terza frittata nel blog di Valentina , che vive il suo mese da felice vincitrice del Contest di  Flavia . La  frittata di zucchine  della mamma di Valentina sa di casa, di buono.  Ha costituito la cena di stasera, ma so già che la preparerò di frequente anche in estate, e magari la porteremo con noi sull’Etna, durante una delle frequenti scampagnate.

Panna cotta con fragole

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“ Domenica è sempre domenica  Lo senti il din don dan delle campane?” Domenica, pomeriggio inoltrato. “ mammaaaaa, cosa c’è per merenda? “  “ dolce o salato?” “ uhm... vorrei la paPPa cotta con le fragole” “ la paNNa cotta, vorrai dire! Ok, te ne do subito” Come avrete inteso dai precedenti post, Mario non è un goloso di dolci: gli piacciono il ciambellone, le torte semplici( farcite con crema pasticciera, già meno quelle al cioccolato), i gelati, la brioche col tappo, la panna cotta. Stop, null’altro, con mio sommo disappunto. Va da sè che, in casa, il dolce della domenica sia uno tra quelli anzidetti, e questa settimana ci è toccata la deliziosa panna cotta di Maurizio Santin, lievemente modificata. Sabato mattina ho lavato e asciugato le fragole, le ho tagliate e raccolte in un contenitore alto. Le ho cosparse con un cucchiaio di zucchero e irrorate col succo di mezzo limone. Ho lasciato riposare in frigorifero. Per la panna cotta: mezzo litro di panna fresc

Salame di cioccolato per il Calendario del Cibo italiano

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L’ Associazione Italiana Food Blogger  ha indetto, già da qualche anno, un’interessante iniziativa:  il Calendario del Cibo italiano . Il 4 aprile è incominciata la Settimana del cioccolato, di cui è ambasciatrice  Annalisa , ed oggi è la giornata nazionale del salame di cioccolato. Non so quali siano stati, da piccoli, i vostri dolci preferiti. Nella mia personalissima classifica, ce ne sono tre: il” presto fatto” di nonna Lucia, in primis, e poi, pari merito, il salame di cioccolato e la” checca” della signora Fredella( nostra vicina di pianerottolo nel palazzo sito a Salerno in piazza Casalbore 28). La signora Gerardina era una signora buonissima, mamma di 5 figli, e cara amica di mia nonna. A casa sua bussavo quando cercavo rifugio da una marachella, oppure per staccare da un pomeriggio di studio o, più semplicemente, perché mi piaceva stare in quella famiglia così interessante, dal mio punto di vista: sapevano fare tutto, la signora Fredella, suo marito ed i loro figli! Mio

Panzerotti della nonna di Valentina

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Ieri, a casa mia, si festeggiava l’anniversario della liberazione. No, no, che avete capito?  Lo so, che sarà il 25 aprile, l’anniversario della Liberazione dai nazifascisti... io parlavo del quinto anniversario delle dimissioni di Mario dall’Unità di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale in cui è nato ed è stato ricoverato per 28 giorni, prima, e per 8, dopo quattro giorni dall’arrivo a casa. Niente da dire, mio figlio è un lottatore nato! Pensa che ti ripensa, ho deciso di organizzare una cenetta da gustare guardando i suoi cartoni animati preferiti: qualcosa di goloso, da mangiare sul divano o, volendo, seduti a terra, nella sua tenda da circo( meravigliosa, regalatagli a Natale da un’amica di mia madre che chiamò zia, anche se non ci sono legami altri se non affettivi). Naturalmente, avevo fatto i conti senza l’oste: non appena il mio piccolo buongustaio ha visto i golosi panzerotti della nonna di Valentina(  https://www.profumodilimoni.com/recipe/panzerotti-di-mia-

Risotto con primizie( piselli, asparagi selvatici, zucchine)

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Ohhhhh, finalmente il SOLE! Ora, chi mi conosce sa che il sole mi è nemico, perché col caldo si acuisce l’artrite reumatoide( ed è per questo che, pur amando il mare, in estate scappo sulle montagne dell’amato Alto Adige), ma è sempre bello vedere il cambio di stagione... soprattutto quando la stagione in arrivo è la primavera! Amo osservare il risveglio della natura, i prati ritornare verdi, i fiorellini sbocciare. Già so che ogni pomeriggio, dopo la scuola d’infanzia, Mario ed io ci attarderemo al parco che si trova lì di fronte; siamo di casa, in quel parco, che si trova praticamente alle spalle di casa, da quando lui era piccolissimo, e, pur frequentandolo, in assenza di pioggia, anche nei mesi freddi, l’appuntamento a breve tornerà ad essere pressoché quotidiano, e stare all’aperto farà certamente bene ad entrambi. Al negozio di ortofrutta sotto casa, sabato ho trovato una bella sorpresa: le primizie, che tanto mi ricordano sia nonna Lucia che zia Rosina, una zia di mamma c

Zucchine alla scapece

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Aprile è un mese particolare, per me. Il 10 sono nata, il 18 di ventotto anni dopo è morta la mia amata nonna Lucia.  Quest’anno, sarà il ventennale.  Ci pensavo poco fa, tra le tante cose( immateriali) che mi ha lasciato c'è la passione per la cucina, lei cucinava benissimo e, forte delle sue conoscenze della cucina regionale italiana, preparava sempre quelle che a noi sembravano delle novità. Prediligeva cucinare le verdure e, soprattutto in estate, sulla sua tavola non mancavano che raramente le classicissime, tradizionali, zucchine alla scapece . Ricetta della tradizione classica napoletana, deve il suo nome allo spagnolo escabeche, ma è di derivazione araba; secondo il Dizionario Etimologico di Corominas, infatti, il termine escabeche deriva da sikbag( pronunciato iskebech), ossia cibo acido, ed è rinvenibile nella tradizione dell’antica Persia: se ne parla già ne” Le mille e una notte”. La scapece indica un alimento fritto( pesciolini, o verdure... ignoro

Melanzane a funghetto

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Non vi fa venir voglia di sole, di mare, d’estate, questo delizioso contorno che ho preso nel blog di Valentina,  https://www.profumodilimoni.com , sempre per partecipare al Contest di Flavia ? A me, sì! Ho comprato delle bellissime melanzane seta, oggi, dal mio fruttivendolo( meglio sarebbe dire” gioielliere”) di fiducia, e, proprio mentre Vale ntina combatteva col freddo, ho preparato le sue melanzane a funghetto, tipica preparazione estiva campana. Amo mangiarne con del fior di latte di Agerola( SA), magari in un bel panino, seduta su una sdraio di fronte al mare di Marina di Camerota, splendido luogo della costa del Cilento... ma sono perfette ovunque! Per la ricetta originale, andate qui 😉:  https://www.profumodilimoni.com/recipe/melanzane-a-funghetto/ Io ho seguito ogni passaggio, ma ho usato i pomodorini lampadina DAMA, conservati col loro succo in scatola di latta, e deliziosi. PS: non è una marchetta, nominare i pomodorini DAMA: li acquisto on line direttamente