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Visualizzazione dei post da 2018

Faraona all’arancia di zia Rosetta

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Mia madre raccontava tanti aneddoti su sua zia Rosetta, la sorella minore di nonna Lucia: trasferitasi a Roma, poi a Buenos Aires( dove mia nonna, con mia madre e mia zia, avevano raggiunto lei ed il resto della famiglia di nonna, ossia suo fratello e sua sorella), poi- definitivamente- a Milano, è stata per mia madre la zia-amica, quella che le faceva sorprese, quella che” la rapì” per portarla a Roma e con cui mamma, che da piccolissima abitava in un paesino della montagna lucana, vide per la prima volta le scale mobili ed il telefono in casa. Piccola com’era, le sembrarono una magia! Zia Rosetta, che quando mia madre era piccola non era ancora sposata, amava sorprendere le nipoti. In un’epoca in cui ancora per Natale si preparava solamente il presepio, lei arrivò in paese con un enorme albero da addobbare, portando ovviamente anche tutte le palline( non oso immaginare come le dovette sistemare, per far loro affrontare indenni il viaggio: erano palline di vetro!), le lucine, i fil

Arancine palermitane di Anita

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Anita è una donna meravigliosa, che ho avuto il piacere d’incontrare soltanto una volta de visu, ma che da anni è nel mio cuore per saggezza, intelligenza, empatia, spirito critico, idee, combattività. Una di quelle persone che, come pochi( e, scusate, mi viene in mente Marco detto Cansado che scriveva su Coquinaria e su Gennarino, Maffo di Coquinaria, Annamaria Romano di Coquinaria e Altrotempo, Rossanina di Coquinaria, Cristina Hess ed Orsy di Altrotempo), conosciuti su Forum di cucina, sono diventati punti di riferimento, per me che li sento in qualche modo affini. Pochi giorni fa, Nituzza ha pubblicato sulla sua pagina Facebook la ricetta delle Arancine che si preparano nella sua famiglia, e che per tradizione a Palermo si mangiano per Santa Lucia. Potevo mai privarmene? Sia mai! E così, detto fatto, le ho preparate... mai mangiato arancine così buone, aromatiche, deliziose. Trascrivo parola per parola quanto scritto da Anita, ho copiato pari pari da lei. Arancine per Santa

La crostata di tagliolini della zia Liliana

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di  Valentina . Ieri pomeriggio, mentre Mario giocava con il regalo di Santa Lucia( un coso brutto, che però lui aveva chiesto: il Gormita di Roccia), ho avuto il tempo di preparare un altro dei millemila piatti che m’ispirano, nel blog  www.profumodilimoni.com , per partecipare al  the-recipe-tionist-novembre-dicembre . Che dire, un successone! Unico piccolo scrupolo che ho, nel pubblicare la ricetta, è che dalla foto sembrerebbe tutto un altro primo, ma vi assicuro che ho seguito pedissequamente la ricetta e che, se riuscissi mai a mettere da parte qualche soldo, nel 2019, comprerò una macchina fotografica e seguirò un corso di fotografia. É che le spese, con un bimbo piccolo in casa, sono tantissime, e nonostante Mario abbia davvero pochissime pretese( un esempio su tutti, considerando la sua età: se in un negozio vede qualcosa che gli piace e lo chiede, alla risposta negativa è relativa spiegazione sul perché del mio no, non insiste o tigna, e magari, se proprio gli piace tanto,

Lussekalter per Santa Lucia

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... non c'è due senza tre! Sia  Lucia  che  Katia  hanno pubblicato questa ricetta, e sinceramente ho pensato di non farlo anch'io, poi ha prevalso il desiderio di continuare a festeggiare Valentina. Domani si concluderà, infatti, il mese felice di  Valentina , vincitrice del Contest the Recipe-tionist creato anni fa da  Flavia , ed io ho ancora almeno quattro ricette da pubblicare. Tra queste, quella di oggi, che in realtà avrei dovuto realizzare ieri... il mio capricciosissimo forno, però, ha dato forfait, quindi, dopo aver stipato in frigorifero l'impasto, ho chiamato il tecnico che, grazie al cielo, me l'ha prontamente riparato, e ci siamo fatti due risate perchè, per convincerlo ad intervenire subito, gli ho detto" ho pure fatto arancine palermitane, se arrivi in tempo te ne do un paio" e lui, da bravo catanese, ha risposto" arancini si dice! ARANCINI!" La ricetta di queste profumatissime brioscine, che si mantengono morbide 4 o 5 giorni

La croccante per il Contest di Flavia

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Valentina  ha pubblicato, poco più di un anno fa, la ricetta della croccante di sua zia Liliana, ed io, che  ho intenzione di festeggiare il suo Mese felice  con più ricette possibile, ho deciso di proporla, sotto forma di croccantini, ai genitori ed alle maestre di Mario il 2 dicembre pomeriggio, in occasione del buffet post- recita della scuola d’infanzia che il mio bimbo frequenta per l’ultimo anno. Non immaginate il magone che ho, non solo perché di fatto il mio piccoletto sta decisamente crescendo, ma anche perchè” il giardino dei bimbi” è stato per lui “ casa”, per cinque anni, ed anche per me: Mario ha incominciato il nido a meno di 18 mesi, perché io aspettavo Andrea, e, sin dal 27 settembre, giorno del funerale di Andrea, ho capito quanto la direttrice e le insegnanti fossero speciali: oltre ad una vicinanza nelle cose pratiche( esempio, tenere Mario nel pomeriggio perché non sapevo a chi lasciarlo), ho sentito affetto vero intorno a noi, ed anche quando ho avuto serie diffi

Pasta e patate sfritta

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Un’altra ricetta di quelle che entreranno a far parte dei miei pranzi quotidiani, la pasta e patate sfritta della zia di   Valentina , vincitrice, per il bimestre novembre-dicembre, del  Contest  di Flavia. La pasta e patate fa parte della mia storia; nella mia famiglia si fa macchiata di pomodorini, e leggermente piccante. Ricordo che da piccola non la gradissi molto, ma via via è diventato uno dei primi piatti che preferisco. Mio figlio, gran buongustaio, apprezza, e così, coi primi freddi, ho preparato un cibo- coccola, qualcosa che scaldasse dentro e fuori. Pasta e patate sfritta 2 grosse patate( non ho trovato quelle buccia rossa, le ho comprate al G.A.S del centro I sassolini di Riposto) 120 grammi pasta mista( odio gli spaghetti spezzati, scusa Valentina!) 1 bella cipolla tritata grossolanamente a coltello 2 cucchiai olio evo Sale, pepe, basilico Ho tagliato a pezzi le patate e le ho cotte in acqua bollente salata, poi leho tirate su con la ramina e messe da parte.

Pasta al forno ai formaggi

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Per riproporre un goloso piatto di pasta al forno dal blog profumodilimoni.com , ho scelto i maccheroni( non avendo in casa le mezze maniche rigate). La pasta ai formaggi è uno dei miei piatti preferiti: morbida cremosità, sapore pieno, è decisamente, insieme alle patate e polpettine in brodo , e agli gnocchi di semolino di nonna Lucia buonanima, uno dei miei tre piatti coccola. Quando ho visto la ricetta della  pasta al forno ai formaggi  di Valentina, vincitrice   del Contest di cuocicucidici , mi è venuta, come diceva Mario da piccolissimo, l’aNGUillina in bocca, e detto fatto me la sono preparata: qui ieri c’è stato un tirribilio, strade allagate, grandine, un fiume vicino Taormina ha straripato e la strada per l’ospedale di Taormina stessa, che è il più vicino a Giarre, è impraticabile... mi serviva proprio, qualcosa di ustionante e consolatorio! La ricetta di Valentina è molto diversa dalla mia, che adopero gorgonzola e fior di latte, misti a besciamella di ricotta, per la

I taralli dolci della nonna di Valentina

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Valentina  ha pubblicato, nel suo blog, tantissime valide ricette, ed alcune smuovono ricordi, parlando  al cuore soprattutto di chi, in una realtà come quella Campana, è nato, cresciuto e pasciuto proprio come me. Un tonfo, di quelli belli, al cuore, quando ho letto il suo post circa i taralli che, nel periodo natalizio, sua nonna preparava, in quantità massive, per avere qualcosa da offrire a chi andasse a farle visita. Mia nonna paterna, di cui porto il nome, aveva sempre, durante le festività, nel buffet (madia, credenza), oltre ai dolci tipici della tradizione campana( rococò, Susamielle, sapienza, mostaccioli), dei biscotti al burro profumatissimi, fatti in casa, e soprattutto una bombonnette di cristallo con dentro “i confettoni”, tipicità risalente al 1600 inventata a Cava de’ Tirreni, dove lei viveva. Servivano per gli ospiti, ma a noi bambini veniva spesso concesso un biscotto al burro ed una manciata di confettoni... che ricordi! Stasera avevo bisogno di mettere le

Cacio e pepe comm’il faut

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Cacio e pepe  da urlo, quella di Valentina, vincitrice del  Contest the Recipe-tionist  di Flavia. Tipica della tradizione capitolina, la cacio e pepe, come ogni piatto apparentemente semplice, va preparato seguendo specifici accorgimenti, pena l’ottenere una mezza schifezza... se non una vera e propria fetenzia! Devo confessare che la mia prima cacio e pepe l’ho mangiata in età adulta a Roma, in via Cola di Renzo, poco lontano dal famoso Castroni( dove, proprio in quell’occasione, lasciai tre quarti dei soldi  contenuti nella mia carta di credito). Mi sembra che la Trattoria si chiamasse Zia Gaetana, ma non ne sono certa. Quel che ricordo bene, invece, è che mi piacque moltissimo, quel primo piatto, al punto che non presi nemmeno il dolce, per mantenere ancora un po’ quel buon sapore in bocca... e sì che ho il” dente dolce”! La seconda cacio e pepe della mia vita l’ho assaggiata ad un raduno di Coquinaria. La preparò Piggi, un iscritto di Monte Porzio Catone, e anche lì godiment

Un Gateau di patate...

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... per il mese felice di  Valentina! Eh, si, la cara” amica dei limoni”( mio figlio così l’ha soprannominata) ha vinto il  Contest di Flavia , ed io ho in serbo un bel po’ di ricette per festeggiare con lei. Valentina non la conosco di persona, ma, per quanto ci siamo scritto e detto, mi sono affezionata molto a lei; in più, sia io che Mario apprezziamo molto le sue ricette, che sono garanzia di sicura riuscita. Ho scelto di pubblicare come prima delizia il suo Gateau di patate perchè, nonostante ne abbia preparato una porzione doppia, l’abbiamo divorato in un giorno. E si, ha ragione Valentina: ha il suo perchè anche freddo! Ecco la ricetta, che troverete nel blog di Valentina cliccando sul link: https://www.profumodilimoni.com/recipe/gateau-di-patate/ Per una teglia quadrata 32x32, ho utilizzato: 1 kg patate vecchie 2 uova grandi( modificando in questo la ricetta, perchè non ho aggiunto il tuorlo in più) 250 gr provola affumicata 2 fettine sottili di mortadella, t

Risotto con mousse di melanzane per The Recipe-tionist

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Quasi sul filo di lana, eccomi a pubblicare una delle innumerevoli ricette di  Stefania Oliveri, la FornoStar  vincitrice del  Contest di Flavia . Devo dire che ho spulciato tutto il blog di Stefania, in questo periodo, e già ho segnato altri suoi piatti da provare, ma... questo   http://www.cardamomoandco.it/2014/05/risotto-con-mousse-di-melanzana-e.html mi chiamava! Dico subito che, non avendo familiarità con la pentola a pressione, ho grigliato la melanzana( ne ho usato una del tipo Seta) normalmente, affettandola e cuocendola sulla griglia, ma credo che il gusto non ne abbia risentito. In più, non avevo pomodori di Pachino ed ho usato dei semplici ciliegini per la decorazione del piatto. Per me e per Mario, di 5 anni, ho proceduto così: 150 gr riso vialone nano 1 melanzana di tipo seta( tunisina) Un pezzetto di scalogno, uno di aglio e uno di cipolla 3 cucchiai olio evo 2 foglie di basilico 2 foglioline di menta Sale, brodo vegetale fatto in casa, vino bianco secco.

Penne radicchio e stracchino

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Ciao a tutti! Dopo un lungo periodo di latitanza, tra vacanze estive( a proposito, è stata una bella estate?), sono tornata con una piccola novità: sono a dieta, finalmente è scattato quel click nella mia testa che mi ha portata a decidere di perdere 27 kg! Sono seguita da un dietologo e ho un regime calorico di 1300 kcal giornaliere... sembrano tante, ma è il minimo per non mandare in carestia il nostro organismo. Sto muovendomi tanto( cammino e faccio allenamento grazie al programma Walk at home di Leslie Sansone e tento di arrivare ai 25 minuti del programma di Shaun T., quello più leggero. Seguo anche Fabio Inka, e il suo Impacto training. Tutti i loro video sono su youtube) Questa ricetta nasce dall'esigenza di rendere gustosi i miei 60 grammi di pasta, sfruttando anche gli alimenti in scadenza in frigorifero. A me non è dispiaciuto, questo piatto... anche se, potendolo fare, avrei preferito sostituire allo stracchino del cremoso gorgonzola o del quartirolo, ed avrei

Una Norma( fuori norma) da gustare

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Ciao a tutt*! Trascorsa la pausa estiva, eccomi di nuovo a scrivere in questo piccolo diario virtuale di ricette e storie di vita. Come sono andate le vostre vacanze? Siete rimasti a casa, viaggiando sulle ali della fantasia, oppure siete stati un po’ in giro? Noi, come ogni estate, essendo terapeutico per affezioni respiratorie di mio figlio e mie, siamo stati in montagna, in Alto Adige, in una bellissima zona qual è la Val Passiria. Lunghe passeggiate nella natura, vista mozzafiato, pomeriggi in piscina, giochi e risate hanno segnato queste settimane. Unico neo, mi sono mancate tanto le verdure col sapore del sole del sud... è per questo che, appena rientrata, ho comprato delle melanzane seta e dei pomodori ben maturi, ed ho deciso di preparare questi spaghetti. Li ho definiti alla Norma fuori norma perchè la ricetta tradizionale catanese prevede la ricotta salata grattugiata grossa, ed invece ho usato il Pecorino pepato siciliano, che avevo a disposizione in congelatore. In