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Visualizzazione dei post da 2019

Tubettini in zuppa di pomodori Corbarino con tonno e origano

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Vi capita mai di acquistare un libro( nella fattispecie, di cucina) e di leggerlo avidamente, dall’inizio alla fine, per renderlo vostro?  A me è successo raramente, ma in questi giorni sto vivendo questa sensazione di “ non mi basta, devo assorbirlo meglio” con il libro dello Chef stellato Peppe Guida, intitolato “Questa terra è la mia terra”. La prima ricetta che ho riprodotto la trovate  qui , e vi suggerisco davvero di cimentarvi in questa preparazione, perchè non ve ne pentirete. Il bello delle ricette dello” chef nostro”( abito in Sicilia, ma sono orgogliosamente Campana) è la versatilità: posso ben dirlo, visto che, con la presunzione di ricordare la ricetta, sono andata a memoria, ed ho fatto un miscuglio tra due delle proposte contenute nel libro. Ecco come ho proceduto: prima di tutto, poichè mio figlio letteralmente adora i tubettini Di Martino, quelli ho usato; poi, ho, come dicevo, fatto un'involontaria" mmescafrancesca" tra due ricette, e qu

Zeppole napoletane di Francesco Guida

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Ieri ho compiuto 49 anni, e, con parte dei soldi ricevuti da mia madre, ho acquistato alcuni libri che desideravo, tra cui” Questa terra è la mia terra”, dello chef stellato Peppe Guida. La prima ricetta del libro che ho fatto sono state le zeppole, che vengono servite come fine pasto all’Antica Osteria nonna Rosa, prodotte da Francesco, figlio dello chef e lievitista. Non sono molto capace di far dolci, nonostante mi piacciano: sono abbastanza arruffona, imprecisa, sempre di fretta e, si sa, la pasticceria richiede precisione e rigore. Questa dovuta premessa serve a comunicarvi che queste deliziose fritture dolci sono davvero di sicura riuscita. Lo scrivo per esperienza: le prime, preparate l’altro ieri come prova, le ho stese troppo sottilmente, perchè non avevo letto con abbastanza attenzione “ stendere a 2 cm di spessore”. Ebbene, sono riuscite squisite ugualmente! Ve le mostro: dalla foto, credo si evinca la scioglievolezza dell’impasto, nonostante fossero troppo basse.

Patate ripiene di Rosaria Rubino

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La scorsa settimana, Rosaria Rubino http://rosariaaifornelli.blogspot.com  ha pubblicato su  Coquinaria  il suo pranzo domenicale. Tra la moltitudine di piatti proposti, mi hanno colpito le sue verdure ripiene( zucchine e patate), e ieri, che non avevo idee e nemmeno troppa voglia di cucinare, le ho proposte come piatto unico. Inutile dire che sono state apprezzatissime! Per esigenze familiari( leggete: mio figlio non mangia alcuni cibi, e qui non trovo fior di latte degno di questo nome), ho modificato un po’ la ricetta di Rosaria, che comunque trascrivo sotto. Non avendo inserito io il pangrattato, poi, è un contorno gluten free. Patate ripiene( tra parentesi, le modifiche apportate) Patate lessate con la buccia, tagliate a metà e un po’ svuotate Burro morbido Sale, pepe Parmigiano grattugiato Dadini di gambetto di prosciutto( per noi, pezzettini di prosciutto cotto) Dadini di fiordilatte( per noi, dadini di Auricchio dolce) Burro e pangrattato a finire( ho omesso ent

Arancini catanesi SENZA glutine SENZA lattosio SENZA nichel

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... ma pieni d’amore!( prima parte) La premessa: frequento da un decennio( e anche qualcosa in più) www.coquinaria.it , e la frequentazione non è solo in rete( ho partecipato a raduni, radunini, compleanni della Capa a casa sua), e si è diventati, nel tempo, come una famiglia. Orbene, dal 30 maggio al 2 giugno, in occasione del Trentesimo Congresso Nazionale della Federazione Italiana Cuochi, Rossanina( la Capa di Coquinaria) verrà a Catania. Lei, viva grazie ad un trapianto d’organi, ha sviluppato un po’ d’intolleranze alimentari: non può mangiare glutine e lattosio, ma soprattutto s’è scoperta allergica al nichel. Potevo mai accettare che non potesse assaggiare almeno qualcosa della deliziosa cucina siciliana? La risposta è scontata: NO! Dopo aver combinato un involontario pasticcio( avevo preparato la carne sfilacciata al sugo, pensando di farcire così gli arancini... dimenticandomi totalmente che il pomodoro, il nichel, lo contiene!), ho deciso di rifare tutto: ieri ho c

Come ti riciclo la carne della Genovese

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Ricordate? Pochi giorni fa ho pubblicato la ricetta della Genovese napoletana, un sugo delizioso che, al pari del ragù, è considerato piatto domenicale: vi si condiscono gli ziti, rigorosamente spezzati a mano. Ed è una goduria, così come per la pasta al ragù, trovare, alla fine, i pezzettini di pasta... boccone da re! Luciano Pignataro , nel suo blog, suggerisce anche candele spezzate a mano, rigatoni, penne, mezzanelli e paccheri, e, come eccezione divertente, bucatini o tagliatelle larghe. Questi ultimi due formati, però, sono un divertissement, ed assolutamente non debbono diventare la regola. Tornando alla ricetta di riciclo che desidero condividere con voi, parto col dire che non ho inventato nulla: semplicemente, avendo letto su  Coquinaria.it  un bel po’ di anni fa l’anno ricetta della cosiddetta francesina, che è un modo di sfruttare il lesso avanzato, ho deciso di utilizzare questa stessa ricetta per consumare un pezzo di carne della Genovese che non abbiamo mangiato. La

Torta di mele per il compleanno del nonno

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Ad appena un giorno di distanza dalla prima, ecco un’altra  ricetta dolce  tratta dal  blog di Dony , vincitrice per il periodo dal 15marzo al 15 aprile del  Contest di Flavia . Questa torta l’ho preparata insieme a mio figlio ed alla sua cuginona Laura, che abita ad Altedo, e che è in visita qui con i genitori perchè domani sarà il compleanno del nonno. Proprio per il compleanno del nonno Mario, che fa volentieri colazione con una fetta di ciambella o di dolce fatto in casa, e che è amante della frutta, i bimbi hanno deciso di preparare un dolce, ed io ho sfruttato l’occasione per realizzare la seconda ricetta da presentare. Un dolce semplice, alle mele, dal sapore genuino dei dolci di una volta, con un po’ di cannella e tanta scorza di limone per profumarlo. La mia variazione è consistita nel non decorarlo in superficie con le mele, ma di cospargerlo con un po’ di zucchero semolato, che contribuisse a formare una golosa crosticina. Torta di mele morbida Ho acceso il

La Genovese

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La Genovese è una preparazione tradizionale campana, e nella fattispecie napoletana, che consiste in un sugo a base di cipolle( io ne uso un kg per ogni 500 g carne) e carne, a cui si aggiunge, volendo, un gambo nello di prosciutto crudo. La nascita della ricetta si perde nella notte dei tempi, conosco una leggenda secondo cui nel porto di Napoli approdò una nave proveniente da Genova. Avevano la stiva vuota, erano rimaste solamente cipolle e carne, e così il cuoco di bordo preparò della pasta con ciò che dovesse consumare. Altra leggenda, di cui sono venuta a conoscenza grazie ad AnnaMaria Villaccio, nel gruppo Facebook “ quelli del Forum di Cucina Italiana”, vuole che questo sugo sia stato inventato da un’ostessa napoletana per accontentare un soldato di ventura, che, stanco del nostro rraù, le chiese di poter avere un sugo di carne senza l’onnipresente pomodoro. Ancora, mi ha fatto molto sorridere un’altra ipotesi, trascritta nel suo blog dal grande Luciano Pignataro, che aff

Biscotti sabbiosi ai due colori per The Recipe-tionist

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Anche questo mese, riesco a partecipare al  Contest di Flavia , che è ormai un appuntamento fisso, per me.  Per il periodo Marzo-Aprile,  Pasqualina , vincitrice del mese precedente, ha ceduto il passo a  Dony , food blogger che non conoscevo, la quale realizza bellissimi dolci... troppo bello, per me, che sono l’imprecisione fatta Donna! Gira e rigira nel suo blog, però, ho adocchiato due o tre ricette alla mia portata, una salata e due dolci, e così ho incominciato da una scorta di biscotti per la prima colazione; ho realizzato, infatti, i suoi  Biscotti sabbiosi ai due colori , mutandone solo la forma e sostituendo la vaniglia con scorza grattugiata di arancia. Ho lavorato a crema 250 g burro e 125 g zucchero a velo setacciato, ho aggiunto un pizzico di sale, la scorza d’arancia e un piccolo uovo. Ho poi aggiunto 500 g farina setacciata e ho ottenuto un composto omogeneo, che ho poi diviso a metà. Ad una delle parti, ho aggiunto 15 g cacao amaro setacciato. Ho posto le

La frittata di pasta di Antonia

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Antonia  , che dal 2012 ha aperto il blog di cui al  link,  poco tempo fa, su Facebook, ha condiviso la ricetta della sua frittata di pasta. Ho cercato nel suo blog, per linkarla, ma evidentemente non ha ancora avuto modo di condividerla e spero mi perdonerà per averlo fatto io; dovete sapere che sono una buona esecutrice, una pessima fotografa e una gran golosa, ma soprattutto, da quando abito in Sicilia, mi mancano le ricette tradizionali Campane. È proprio quelle tento di riprodurre, con alterni risultati dovuti soprattutto al fatto che mia madre è lucana, quindi non ha la tradizione culinaria salernitana alle spalle, e la mia ex suocera, che era estremamente capace in cucina, tranne qualche ricetta detta a mezza bocca( “ metti un poco di questo, poi aggiungi quest’altro e cuoci”), era parecchio restìa a insegnarmi i suoi trucchi. Preferiva, a onor del vero, far lei anche per me( e di questo la ringrazio), ma tenersi i suoi saperi. La frittata di pasta è uno dei piatti che

Elicoidali con pesto di radicchio e noci

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Da quando ho scoperto il blog di Valentina, grazie al gioco di condivisione  the-recipe- tionist, moltissime delle ricette che vedete qui sono state da me copiate: è creativa, fantasiosa, e soprattutto è talmente precisa che, seguendo alla lettera le sue spiegazioni, chiunque può cucinare( cit. chef Gusteau, dal film Ratatouille). Di questo piatto, la cui ricetta potete trovare  qui , ho modificato solo due cose: ho usato la pasta formato “elicoidali”, e, non avendo altra cipolla se non la rossa tropeana in casa, ho utilizzato cipolla rossa. Per il resto, preparatevela: non ve ne pentirete.

Falafel e effetti benefici dei semi di sesamo

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Paola Lena è una Coquinaria, e dal dicembre 2015 ha anche un bellissimo  blog, da cui ho preso questa ricetta . Di mio, ho solamente passato in un sacchetto con una manciata di semi di sesamo alcuni falafel: il sesamo, infatti, contiene acidi grassi che riducono l’infiammazione dell’artrite reumatoide, riducendo la produzione di sostanze come il TNF-a( fattore di necrosi tumorale alfa). Nel caso dell’artrite reumatoide, infatti, anche il regime dietetico funziona come un farmaco. https://www.news-medical.net/health/Rheumatoid-Arthritis-Diet-and-Nutrition-(Italian).aspx

Di compleanni e anniversari

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Riemergo, finalmente, dopo un periodo in cui sono stata impegnatissima ad organizzare il sesto compleanno di mio figlio, il quale ha avuto appena sei diversi festeggiamenti: il 6 marzo mattina, come d’abitudine, ha spento le candeline al risveglio; intorno alle 10,30, poi, mia madre( giunta apposta da Salerno) ed io siamo andate all’asilo, dove Mario ha spento le candeline in aula, e ha offerto ai suoi amichetti, oltre alla ciambella bicolore alla panna( ricetta di MarisaC di Coquinaria), anche i  panini all'olio morbidissimi  di Valentina; Nella foto qui sotto, in cui Mario è con la sua maestra di due anni fa, si vede meglio il 6 di panini all’olio morbidissimi di  https://www.profumodilimoni.com ad ora di pranzo, siamo andati dai nonni paterni del piccolo festeggiato, poichè la nonna aveva preparato un pranzo in onore del neo-seienne; nel pomeriggio, abbiamo ricevuto alcuni piccoli amici di Mario( sempre compagnetti d’asilo), che sono venuti a giocare qui perchè vol

Pizzette di Laura

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LauraFe, ovvero Laura di Ferrara, ha generosamente condiviso, negli anni, molte ricette della sua mamma, che aveva un forno. Una delle più gettonate, quella delle pizzette. Ora, lo sapete, sono una salernitana che vive in provincia di Catania. Posto che a Salerno la pizza non è buona quanto a Napoli( e ne sono consapevole al punto che, quando vado dalla mia famiglia d’origine, almeno una mezza giornata è dedicata al” pellegrinaggio”: pizza fritta alla Masardona, pizza e fritti dai Fratelli Salvo a San Giorgio a Cremano- ma da un po’ hanno aperto a Napoli centro-, altra pizza fritta da Concettina ai tre Santi e, per concludere, babà e ministeriali da Scaturchio e sfogliatella da Attanasio, passando per la pasticceria Mary in Galleria), anche in Sicilia la rosticceria( detta” pezzi di tavola calda”, espressione che mi riporta all’idea di ingurgitare pezzi di marmo) non è affatto male: arancini( catanesi) e arancine( palermitane), rollò, cartocciate, bombe con ricotta, pizze fritte d

Frittelle della mamma di Maria Letizia

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Maria Letizia , che, oltre ad essere un’appassionata cuciniera sia per professione che per diletto, tiene interessantissimi corsi nel suo laboratorio napoletano, in zona Posillipo( e, credetemi, è un luogo da far tornare la vista ai non vedenti!), ha condiviso nel gruppo Facebook Tortalandia- le torte decorate di Maialetizia, la ricetta delle frittelle che preparava sua madre. Ho voluto provarle, domenica, ed eccole qui. Fatele, fatele perchè non ve ne pentirete. Una tira l’altra!

Polpettine in agrodolce di Vittoria, alla mia maniera.

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Vittoria è una deliziosa Signora siciliana, una bravissima Coquinaria, che ho conosciuto di persona nel 2012, quando sono arrivata in Sicilia. Organizzammo un incontro con le Coquinarie catanesi e, in seguito, sono stata a dormire da lei, perfetta ospite. Vittoria è un’esperta di cucina in genere, ma è ferratissima su quella della sua regione d’appartenenza. Ha un blog,  https://blog.giallozafferano.it/vittoriaaifornelli/ , da cui ho spesso attinto, e queste polpette deliziose le ho realizzate seguendo la sua ricetta, ma modificandola lievemente. Di seguito, trascrivo come ho proceduto, mentre a quest’indirizzo  https://blog.giallozafferano.it/vittoriaaifornelli/polpette-in-agrodolce-ricetta-siciliana/  troverete quella originale. Provate, sono certa che non ve ne pentirete! Polpette in agrodolce, ricetta siciliana - 250 g misto manzo e maiale magari, tritati finemente - 150 g pane ammollato nel latte e poi ben strizzato - 80 g Pecorino pepato grattugiato - uno spicchietto d’a

I bucatini gratinati di Ida Mastroviti

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Tanti anni fa, se non erro nel 2004, partecipai al raduno del forum di Cucinait a Capri. Fu un week end davvero bello, tra chiacchiere, risate, cibo senza soluzione di continuità. Di tutte le pietanze che assaggiai, alcune mi sono rimaste impresse: i pacchetti ripieni di melanzane di  Elisabetta Cuomo , i dolci di  Pinella  , che già allora era su un altro Pianeta rispetto ai comuni appassionati di cucina, e... i bucatini gratinati alla barese di Ida Mastroviti. Proprio dei bucatini di Ida voglio ricordare la ricetta, così la trascrivo sul blog, a imperitura memoria. BUCATINI GRATINATI di Ida  - un kg bucatini - 5 manciate abbondanti di pane casereccio grattugiato grossolanamente - 2 scatole grandi di pomodori pelati, rotti a mano - due belle manciate di Parmigiano grattugiato - una manciata di olive all’acqua, disossate e tagliuzzate - un pizzico di sale - 1 spicchio d’aglio senz’anima, a pezzettini - 1 cucchiaio di capperi sotto sale, tenuti un’ora in acqua fresca e p

Frollini montati viennesi

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La terza ricetta che ho scelto per festeggiare la vincitrice del The recipe-tionist , Contest non competitivo creato da Flavia ,  Pasqualina , è quella dei biscotti viennesi, con la ricetta dell’Etoile. Tra un mese esatto, il mio bimbo prezioso compirà 6 anni, e, prima della festa vera e propria, che faremo in ludoteca il sabato successivo, quando arriveranno da Salerno mia madre e mio fratello con famiglia, e, da Catanzaro, la sorella di suo padre con famiglia, festeggeremo in classe con i suoi compagnetti. Mario frequenta una scuola d’infanzia privata, e ciò implica che sono abbastanza libera di portare cibi preparati in casa, invece di” schifezze” industriali; ho deciso, quindi, di preparare le pizzette( gradite a tutti i bimbi, e soprattutto a lui, che predilige il salato), dei biscotti e l’immancabile ciambellone alla panna di MarisaC di Coquinaria, nella versione marmorizzata. Non ricordo se anche per me fosse lo stesso, ma in classe di Mario 21 bimbi su 21 preferiscono cia

Zeppole di San Giuseppe per The Recipe-Tionist

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Post mattutino, sono le 06.29 e ho dormito pochissimo. Buongiorno a chi è sveglio e a chi sta per svegliarsi. Stanotte riflettevo sulle cose che mi mancano, di Salerno e casa, più in generale. Oltre alla mia famiglia d’origine, agli amici( pochi, ma veri, e che ci sono stati nel momento del bisogno), alle passeggiate ed alla vicinanza con Napoli, città che ho sempre amato moltissimo, mi manca il cibo a cui sono abituata. Un esempio o due? I friarielli, in inverno, e la zucca lunga napoletana. Oppure, i puparulill’e ciumme( peperoncini di fiume, ossia piccoli, verdi e dolci), detti anche friarelli, in estate. Notare la differenza, frarielli e friarelli non indicano la stessa cosa! S’avvicina il 19 febbraio e, in Sicilia, usano altri dolci, rispetto alle zeppole di San Giuseppe a cui sono affezionata per tradizione e per gola. Oddio, veramente le zeppole di San Giuseppe ci sono anche qui, ma sono di riso, condite con miele, zucchero e cannella. Squisite, eh, nulla da dire

Canestrelli di Pasqualina

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Pasqualina , che di recente ha trasferito il   suo Blog  sulla piattaforma WordPress, ha vinto, con la ricetta delle Polpette di melanzane di zia Nora di Valentina , il  Contest The Recipe- Tionist, creato qualche anno fa da  Flavia . Pasqualina è bravissima, ho avuto modo di assaggiare qualche sua preparazione e la leggo da anni, sia su Coquinaria che sul blog, e secondo me è di una precisione e di una preparazione inenarrabili. Una delle ricette che ho spesso preparato, e che vi propongo, tratta dal  blog rimasto come archivio, è quella dei canestrelli : i biscotti sono una mia passione, evito di prepararne perchè non smetto di mangiarne finché vedo il fondo della scatola... golosa, me 😅 CANESTRELLI  5 tuorli sodi, che ho setacciato con 25 g zucchero a velo in modo da non avere pallini 100 g zucchero a velo setacciato 300 g burro a pezzetti 250 g fecola 250 g farina  2 g sale Scorza di limone( invece della vanillina) H o impastato tutti gli ingredienti, come per una