Telline!

Esattamente due mesi e mezzo dopo la mia ultima trasferta salernitana a casa di mamma, Mario ed io siamo tornati nella mia città natale, Salerno, perché il 30 maggio il mio nipotino ha compiuto 4 anni.
La colf che da quando ero bambina lavora per la mia famiglia, stamani è arrivata con una sorpresa: una sacchetta di telline, che qui i pescivendoli vendono in acqua di mare.

Non so se lo sappiate, ma i Salernitani sono detti” pisciaiuoli”, ossia pescivendoli, perché anticamente l’economia della città girava attorno al mercato del pesce. L’affermazione, comunque, viene considerata un’offesa, tant’è che la” difesa” dei miei concittadini era, anticamente ma forse anche attualmente, “ si Saliern’ avesse ‘o puort, Napule fuss’ muort”

Con dei molluschi così freschi, non potevo fare altro che scegliere una ricetta basica e tradizionale, per gustarli al meglio, e così ho proceduto come faceva nonna Lucia.


  • Una sacchetta di telline
  • Olio extravergine di oliva 
  • Aglio
  • Sale pepe prezzemolo
Verso in una larga padella abbondante olio, vi rosolo uno spicchietto d’aglio a fettine e, quando imbiondisce, lo elimino ed aggiungo le telline, una tazzina d’acqua, poco pepe e uno spruzzo di vino bianco.
Copro con un coperchio la padella e lascio cuocere 2 o 3 minuti a fuoco alto, giusto il tempo di fare aprire le valve dei molluschi.
Spengo il fuoco, aggiungo prezzemolo tritato abbondante e condisco gli spaghetti.


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