Una siciliana golosa
La pizza fritta chiamata semplicemente siciliana è il pezzo di rosticceria tipico di un paesino situato alle pendici dell’Etna, Zafferana Etnea.
Nel 1924, la signora Giuseppa Finocchiaro decise di darsi al commercio, ed aprì la pasticceria “donna Peppina”, che dapprima gestì da sola e poi col nipote a Giuseppe. Questi, dopo molti anni, decise di vendere a giovani imprenditori che, ancora oggi, tengono alto il nome di Donna Peppina.
La farcia tipica è Tuma con alici e pepe, ma ormai sono tante,le contaminazioni.
La ricetta della siciliana è segreta, ma Scarlett, blogger dihttp://ledeliziedicasamia.blogspot.it, cinque anni fa riuscì a convincere un rosticciere della zona a darle le indicazioni per ottenere, se non proprio quelle originali, delle pizze molto simili ad esse.
Ho modificato leggermente i liquidi ed ho adoperato strutto invece di burro; ho fatto riposare l’ impasto, anche se, stante l’assenza di agenti lievitanti, non sarebbe stato necessario.
Ho farcito alcune siciliane con sola Tuma e pepe, ed altre con prosciutto cotto, Tuma e pepe.
Per mio figlio, che non ama particolarmente il formaggio filante, ne ho farcito una con prosciutto cotto. Era comunque buona.
Pizza siciliana
Nel 1924, la signora Giuseppa Finocchiaro decise di darsi al commercio, ed aprì la pasticceria “donna Peppina”, che dapprima gestì da sola e poi col nipote a Giuseppe. Questi, dopo molti anni, decise di vendere a giovani imprenditori che, ancora oggi, tengono alto il nome di Donna Peppina.
La farcia tipica è Tuma con alici e pepe, ma ormai sono tante,le contaminazioni.
La ricetta della siciliana è segreta, ma Scarlett, blogger dihttp://ledeliziedicasamia.blogspot.it, cinque anni fa riuscì a convincere un rosticciere della zona a darle le indicazioni per ottenere, se non proprio quelle originali, delle pizze molto simili ad esse.
Ho modificato leggermente i liquidi ed ho adoperato strutto invece di burro; ho fatto riposare l’ impasto, anche se, stante l’assenza di agenti lievitanti, non sarebbe stato necessario.
Ho farcito alcune siciliane con sola Tuma e pepe, ed altre con prosciutto cotto, Tuma e pepe.
Per mio figlio, che non ama particolarmente il formaggio filante, ne ho farcito una con prosciutto cotto. Era comunque buona.
Pizza siciliana
- 500 gr farina 00
- 170 gr birra rossa( l’avevo in casa) Scarlett ne usa 150 gr
- 70 gr latte fresco Scarlett indica mezzo bicchiere di latte
- 40 gr strutto Scarlett usa 40 gr di burro fuso
- 1 cucchiaino di sale Scarlett indica sale q.b.
Ho impastato liquidi, farina e sale ed ho aggiunto lo strutto a fiocchetti. Infine, ho unito il sale, sciolto in mezzo cucchiaio d’acqua. Ho formato una sfera e lasciato riposare sotto una ciotola calda per mezz’ora.
Nel frattempo ho tagliato a pezzetti 300 gr tuma.
Ho diviso in otto palline l’impasto, ho steso sottilissima una pallina per volta, farcito e fritto in olio di semi caldo, bagnando subito anche la faccia non a contatto con l’olio. Ho girato e cotto anche l’altro lato.
Ho proceduto fino a terminare impasto e ripieno.
Hanno un aspetto magnifico!
RispondiEliminaGrazie, Giulia! Sono davvero gustose.
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