Rustico napoletano


Il rustico napoletano è il più insolito ed il migliore che abbia mangiato, tant’è che, quando lo scoprii, ne mangiai... tre!
La particolarità di questo rustico sta nell’involucro dolce, che racchiude un goloso ripieno salato.
No, no, non fate quelle facce! È squisito, i sapori si equilibrano perfettamente e i recettori gustativi hanno un bel da fare!

Non so se vi fiderete, ma ci provo... assaggiatavillo! 🤣

Per il mio rustico di diametro 20 cm ed i rustici piccoli( nei pirottini bassi in alluminio) ho preparato una frolla dolce con lo strutto: su 500 gr farina, ho usato 200 gr strutto per sabbiare, poi ho aggiunto, 200 gr zucchero ed un uovo intero, oltre ad un pizzico di sale e poca scorza di limone grattugiata.
Ho posto in frigorifero la frolla per una notte.

Il mattino seguente, ho preparato il ripieno con mezzo kg ricotta di pecora ben sgocciolata, che ho ben amalgamato con circa 200 gr provola ragusana e 150 gr soppressata di Gioì Cilento(SA), il tutto tagliato a pezzetti. Ho poi aggiunto 120 gr tra Pecorino pepato e Parmigiano grattugiati, un pizzico di sale e 2 uova.

Ho steso la frolla nel ruoto, farcito, chiuso con altra frolla e bucherellato la superficie.
Fate attenzione a sigillare bene i bordi, io ho sbagliato e mi si è rotta la calotta.
Prima di infornare, ho spennellato la parte superiore del rustico con latte e tuorlo.

Ho infornato a 180 per circa 45 minuti.

Qualche notizia sul salume adoperato: la soppressata di Gioi Cilento, prodotta a mano in piccoli salumifici artigianali nel Parco Nazionale del Cilento, senza conservanti, è un presidio Slow Food.
La caratteristica di questo salume è chè il salame, prodotto solo con prosciutto crudo senza cartilagini e nervetti, e condito con sale e pepe, è fine e totalmente magro; solo al centro si trova una fettuccia di lardo.



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